In realtà, sei già il genitore che vuoi essere.
Anche io a volte urlo e dico frasi che vanno contro i miei valori e principi nell’educazione. Ma ogni giorno posso scegliere: le mie parole, le mie azioni e reazioni. E quando non sono in grado di scegliere, perché le emozioni prendono il sopravvento, allora scelgo di accettarmi, perdonarmi e chiedere scusa: “Ho sbagliato, mi impegnerò a non farlo più”.
Sono il genitore che voglio essere, non perché sono sempre felice di come faccio la madre, ma perché:
- So che tipo di educazione voglio dare e la scelgo ogni giorno. Richiede pratica. A volte faccio cinque passi indietro e poi scelgo di farne uno avanti: non c'è progresso senza regresso.
- Questa è la mia versione corrente di genitore. La devo accettare. Più imparo ad accettare i miei errori e ammetterli a voce alta (senza ma), meno mi sento in colpa e insegno ai miei figli una familiarità con l'errore — un salvagente nella vita.
- Lavoro attivamente alla mia evoluzione personale, quindi oggi sono, di fatto, una versione di me migliore di ieri. Celebro questa vittoria. Anche quando faccio passi indietro, riconoscerlo mi aiuta a creare una versione di me migliore di ieri.