Come rendere una camera più Montessori (la cameretta creata da Deborah)
Visto che ricevo spesso email di mamme e papà che mi mandano foto della propria casa e mi chiedono di aiutarli a «montessorizzarla», oggi ho deciso di condividerne una pubblicamente sul blog (con il permesso della mamma Deborah): lo faccio attraverso foto che analizzo e in cui scrivo ciò che io, personalmente, cambierei. CI tengo a spiegare che per un’analisi corretta dovrei osservare il bambino al lavoro, quindi mi limiterò a dare spunti generali.
Devo ammettere che ho barato un pochino: Deborah ha fatto un lavoro fantastico per creare un ambiente adatto a suo figlio di 3 anni e mezzo e questa cameretta ha già tutte le caratteristiche di una cameretta Montessori (persino alcuni materiali!). Deborah, però, mi scrive che suo figlio fa fatica a riordinare e che questo aspetto, soprattutto durante questa pandemia, le sta facendo fare davvero fatica.
Le ho suggerito alcune idee, ma in questo caso ci tengo a ricordare anche a Deborah che il vero problema è stata la convivenza forzata h24 e che questo non è un buon momento per chiedere di più ai nostri bambini: è il momento di dare loro ancora più comprensione ed empatia.
La cameretta creata da Deborah
Toglierei la torre cilindrica e il gioco del percorso con anelli (sopra le mensole) o, se il bambino li usa ancora spesso, li includerei nei 5-6 giocattoli a disposizione: se il bambino li usa poco, fungono più da soprammobili, quindi non necessari.
Un tappetino è ideale per quando il bambino voglia giocare sul pavimento, ma io ho sempre preferito un tappeto fisso più grande che può anche delimitare la zona gioco.
Infine, può darsi che aggiungerei alcuni quadretti alle pareti: noi avevamo sempre tre quadretti (dimensione a4) con un’immagine reale per quadro e a tema (animali della fattoria, animali della giungla, veicoli…). Nel mio corso online ci sono anche le template da stampare con le immagini che usavamo noi.
Eviterei ceste grandi: anche se avere una categoria ci oggetti (ad esempio, veicoli) è consigliabile, preferirei che il bambino avesse a disposizione ed esplorasse pochi veicoli alla volta in una cestina più piccola. Magari con le relative carte da abbinare.
In generale, Deborah non ha molto da cambiare, si vede che ha creato spazi pensando a suo figlio e questo, a lungo andare, promuove l’indipendenza nel gioco: cambierei solo la quantità di giocattoli che il bambino ha a disposizione e in generale rimuoverei tutto ciò che è superfluo.
Per ultimo, a 3 anni e mezzo è una bellissima età per aggiungere una piantina personale sulle mensole (potete andare a sceglierla insieme) di cui il bambino potrà prendersi cura indipendentemente.
Deborah, continua così! 😍
Ti seguo da molto su Instagram, ma adesso mi sono anche iscritta alla newsletter così da non perdermi niente.
Il mio piccolo compirà 6 mesi tra qualche giorno e fino ad ora ha dormito nella culla next to me che per me è fantastica per le poppate notturne e per lui è molto utile per quando ha bisogno della mia vicinanza (non me lo metto nel letto a dormire perché altrimenti io non dormirei). Il mio piccolo E. è molto lungo e mi sono accorta che inizia a stare stretto e spesso la notte mi sveglia perché si "incastra" e non avendo spazio non riesce a ritirarsi.
Avevo pensato al materasso a terra ma nella mia stanza non ci sta e quindi dovrei metterlo di la. Mi preoccupa un po'questa cosa perché ho paura che non sentendomi vicina possa agitarsi. Ho letto del tuo Oliver e del fatto che lo hai messo di la a 3 mesi e ti faccio i complimenti per la forza d'animo.
La mia domanda è: Quando lo allattavi di notte ti mettevi nel letto con lui?
Sì, hai indovinato, mi mettevo nel letto con lui e spesso mi ci addormentavo pure per un'ora o due 🙈 Ma è anche il bello del letto "grande" a terra, che il genitore può mettercisi insieme senza problemi quando il bambino ne ha bisogno.
Per correttezza, però, ti dico anche che con Oliver aveva funzionato perfettamente il passaggio alla sua cameretta, l'avevamo spostato proprio perché la Next to Me iniziava ad essere piccola e si svegliava perché batteva contro le pareti, ma lui era evidentemente pronto; ma con Emily non ha mai funzionato e ha dormito nel letto con noi fino ai 3 anni, quando ha deciso che era pronta per dormire nel suo letto 🙂 Quindi ci siamo abituati a dormire con lei e quando era più grande abbiamo cominciato a spiegarle che dormiremmo tutti più comodi se lei dormiste nel suo letto, ma che può stare con noi finché ne avrà bisogno.
Spero che ti aiuti un minimo. Hai visto la collezione di articoli sul sonno? Te la lascio qui: https://www.lateladicarlotta.com/il-sonno 🙂
Un abbraccio,
Carlotta
Il letto per terra le dà molta indipendenza e, personalmente, lo trovo anche la soluzione più sicura (si leggono storie orribili di bambini nelle culle…): noi tendiamo a pensare che sia più sicura, perché così siamo cresciuti, ma a tante delle cose che facevano i nostri genitori, per mancanza di informazione, ci sono oggi alternative migliori per il bambino.
Ultimo: se l'abituate da piccola a dormire il pisolino nel letto a terra, collegherà presto quel posto come un posto dove si dorme e ci si riposa e la transizione alla camera sarà semplice. Se decidete di farlo, però, dovete esserne convinti, perché se dubitate voi, dubita lei :-)
Un abbraccio e forza per questi ultimi mesi di gravidanza!
Soprattutto aver potuto osservare le foto in modo da trarne spunto assieme alle tue preziose indicazioni!
Inoltre, ti rassicuro: è normale che sia più complicato con due, non perché sono due, ma perché ognuno ha una propria personalità (io che ho due opposti ne so qualcosa).
Per aiutarlo a non tirare prova a offrire un'alternativa da tirare "Questo lo usiamo così, ma questo puoi tirarlo. Giochiamo insieme a tirarlo?". Passa, prometto! :-)
Anche noi abbiamo la stessa mentalità, ma avendo sempre vissuti lontani dalle nostre famiglie siamo riusciti ad evitare i regali alle feste programmate e fortunatamente i miei genitori hanno sempre rispettato molto le nostre scelte di minimalismo. Io, personalmente, che negli ultimi tre anni mi sono imbarcata in un viaggio nell'eco-friendly e la sostenibilità, credo sia un bel messaggio dire ai miei figli che non solo va bene regalare e dare in beneficienza, ma anche comprare meno e comprare in maniera responsabile. Questo è per me quello che conta di più.
In passato, ho scritto qualche articolo al riguardo, se non li hai già letti, chissà che non ti interessino (e se ti va, dimmi che ne pensi e se trovi idee a cui non avevi ancora pensato 💕):
1. Troppi giochi? Ricicla, riduci, riusa. Ed educa
2. Idea per rendere sostenibili le feste di compleanno
3. Modi per essere più sostenibili (viaggiare non è uno di quelli ;-)
4. Mangiare in maniera responsabile
Un caro abbraccio,
Carlotta