Ma la ragione principale per cui vorrei condividere questo con te è perché questo corso di nuoto è una parte importante della nostra vita da un bel po’ di tempo—quasi un anno ormai, da quando Oliver aveva 5 mesi—e ha veramente modellato il rapporto di Oliver con l’acqua nel miglior modo possibile. E visto che io stessa adoro l’acqua, questa è una delle mie attività settimanali preferite da fare con lui.
Non voglio entrare nei dettagli di quale sia il miglior metodo per insegnare ai bambini a nuotare e perché—magari un giorno chiederèo a Helene, l’insegnante di nuoto di Oliver, di farlo—ma ora so che il tipo di insegnante e di approccio che abbiamo scelto ha fatto davvero la differenza nel rapporto di Oliver con l’acqua e per le sue future competenze nuotatrici.
Come puoi immaginare, non abbiamo scelto lezioni e metodi tradizionali: abbiamo optato per un corso in cui si evita qualsiasi tipo di bracciolo, ciambella e salvagente che si possa indossare. Queste lezioni sono strutturate e progettate accuratamente, pensate specialmente per bebè (a partire dai 4 mesi) e bambini (fino ai 3 anni) da istruttori altamente qualificati.
Noi genitori, ovviamente, siamo quelli che imparano di più: non solo tecniche di nuoto per aiutare i nostri bambini in acqua, ma anche fiducia nel processo e in noi stessi—che è molto importante, soprattutto per quei genitori che non si sentono a proprio agio nell’acqua e molto probabilmente comunicherebbero la loro ansia ai figli.
I bimbi, d’altra parte—anche se all’inizio non fanno molto da soli—imparano fin da subito non solo a non temere l’acqua, ma anche a rispettarla. Fin dalla prima lezione, Oliver è andato sott’acqua e ha imparato a trattenere il respiro quando sente le parole: “Ready, steady, go!”. A dire il vero, è incredibile quanto velocemente lo abbiano imparato tutti: si leggeva nei loro occhi già dalla terza lezione che sapevano esattamente cosa stava per succedere e cosa fare. Questo è un breve video del primo mese di lezioni di nuoto di Oliver.
Ora che Oliver ha 16 mesi, non nuota ancora né galleggia da solo, naturalmente, ma può già—e non sto esagerando: tuffarsi in piscina da seduto senza supporto (e sa bene che deve piegarsi in avanti per farlo, invece di avanzare con il sedere); tuffarsi in acqua da in piedi quasi senza supporto e girarsi sott’acqua per afferrare il bordo; muoversi lateralmente aggrappato al bordo della piscina con le mani per raggiungere le scale; galleggiare tenendosi forte ad uno di quei galleggianti a forma di spaghetto. E, naturalmente, non ha paura di immergersi, cosa che rende gli incidenti “supervisionati” non un problema: nella piscina per bambini, dove Oliver può camminare e saltare, quando va accidentalmente sott’acqua e io lo tiro su (anche se a volte riesce già da solo) sorride, si asciuga il viso con le mani e continua a giocare.
Sì, sarebbe molto più facile e più rilassante per me mettergli i braccioli e lasciarlo galleggiare “senza sorveglianza” in piscina. Ma non lo faccio, perché credo che questo metodo sia il migliore per farlo abituare all’acqua, per farlo diventare un nuotatore fiducioso più prima che poi (a questo passo potrebbe saper nuotare prima di compiere i tre anni) e insegnargli competenze di sopravvivenza fuori e dentro l’acqua che potrebbero salvargli la vita (come non entrare in piscina avanzando con il sedere, che è il metodo più efficace per battere la testa contro il bordo).
Non posso nemmeno cominciare a dirti quanto sono felice di aver trovato Helene e di aver seguito questo bel metodo per familiarizzare Oliver con l’acqua dalla tenera età.
A Marbella, trovare un corso simile è un gioco da ragazzi: Little Fishes è il corso migliore. Helene lo fondò nel 2005 e non è solo una straordinaria insegnante molto qualificato e specializzata solo in neonati e bambini piccoli, ma è anche una persona splendida che noi tutti—bimbi e mamme—adoriamo.
I corsi si svolgono nel centro benessere dell’hotel Sultan a Marbella (dove le piscine sono riempite con acqua salata con pochissimo cloro) da settembre a giugno. Ogni corso è di 10 lezioni, una volta alla settimana, e ogni lezione dura circa mezz’ora. Prezzo: 150 €/corso .
Per ulteriori informazioni, contatta Helene al numero (+34)686-498-561 o hernandezhelene@hotmail.com.
Anche mentre mi preparo per portare al mare il mio bambino di 2.5 anni e cerco consigli per un approccio (alternativo) all'acqua e al nuoto.
Cerco su internet e cosa trovo? Un post de La tela 😍
Quindi ne approfitto per ringraziarti per il tuo lavoro e per aver smosso quei semini che erano già dentro di me e avevano solo bisogno di un po' di fiducia e "acqua"..
Eccomi a commentare un altro tuo articolo; questa volta però ben contenta e soddisfatta della mia situazione attuale riguardo l'argomento acqua e bimbo...
Leo va verso i 20 mesi e da quando ne aveva 7 seguiamo un corso di nuoto esattamente come quello che descrivi tu.
E qui in Italia! Il risultato è che Leo ama l'acqua più che mai e anche recentemente, durante le nostre vacanze al mare, ho potuto notare i risultati sorprendenti che abbiamo ottenuto.
Leo non ha paura dell'acqua, non utilizzo metodi che possano aiutarlo e quindi non renderlo cosciente della sua mobilità in acqua; questo significa che ho un bimbo consapevole di ciò che sta facendo, dell'ambiente in cui si trova, è più prudente e sa affrontare le situazioni che gli si presentano: dal raggiungere un punto in cui non tocca più bene e tornare indietro, all'onda improvvisa che lo sommerge e ne esce proprio come descrivi tu - si pulisce la faccia e continua a giocare.
Sa riemergere e sa galleggiare a pancia in su come metodo di sicurezza in attesa che l'aiuto (se necessario) arrivi. Questo mi rincuora molto.
Certo è da controllare a vista, ma il fatto che sappia come comportarsi mi fa sentire molto meglio.
Avevo il timore che l'acqua salata, o le onde del mare lo avrebbero fermato o spaventato e invece...gli è piaciuto molto il contatto con questa "enorme piscina salata e mossa"!
Un abbraccio!
Silvia