Preferiti dei bambini

Speaker 0: Benvenute e benvenuti a un nuovo episodio di Educare con Calma. Oggi voglio parlarvi di nuovo di un tema che ogni anno torna puntuale a farsi sentire in tante famiglie. Abbiamo parlato spesso anche qui sul podcast di quanto la scelta su come presentare la figura di Babbo Natale sia unica e personale di ogni famiglia e di come qualunque scelta sia valida se la famiglia la sente valida per sé e debba essere rispettata. In uno dei primissimi episodi del podcast che risale al duemila venti, il numero diciassette, vi ho raccontato la nostra scelta di dire la verità su Babbo Natale e I motivi che ci sono dietro questa scelta di raccontare questa storia in modo oggettivo e reale. Ne ho riparlato tra l'altro anche recentemente sul podcast e da allora sono tantissimi I genitori che mi hanno scritto dicendomi: Anche a me piacerebbe essere sincera con mia figlia su Babbo Natale, ma mi sembra troppo difficile perché già sei anni, ormai ci crede, perché la mia famiglia di origine non approverebbe, perché non so come affrontare l'argomento.

Perché? Perché? Perché? Perché? Perché?

Perché non so fare diversamente da come si è sempre fatto, è un po' il riassunto. Quindi oggi mi piacerebbe parlare di nuovo di questo argomento: quando e come raccontare ai bambini la realtà dietro questa figura? Come mantenere la magia del Natale senza dover ricorrere a bugie? Ma questa volta non lo faccio io, ovvero lo faccio attraverso la voce di altri genitori di cui mi faccio portavoce leggendo alcune riflessioni ed esperienze raccolte sul forum della tela, perché penso possano essere di ispirazione, molto utili per tutte le famiglie che si trovano in questo

Speaker 1: momento di transizione, che vorrebbero

Speaker 0: trovare un equilibrio autentico e rispettoso dei propri che non sanno da dove cominciare. Perché anche in questo caso quello che sentiamo come difficile magari non lo è davvero, ma a noi appare così perché nessuno ci insegnato come fare o perché anche solo non conosciamo nessuno che lo abbia fatto prima di noi. I nostri genitori non ci hanno detto la verità su Babbo Natale, almeno la maggior parte di noi lo scoperto da sé arrivati a un certo punto, oppure la bugia è stata svelata da amici o fratelli o sorelle maggiori. E tra l'altro io sono rimasto sorpresa ma questa è proprio l'esperienza di tantissimi genitori con cui ho parlato negli ultimi dieci anni, una delusione grande quando abbiamo scoperto che uno I nostri genitori ci avevano mentito per anni per tutta la vita ai nostri occhi di bambini e sì, permettetemi l'uso di questa parola mentire, bugie, perché per me raccontare che Babbo Natale è reale equivale a dire una bugia, che poi sia una bugia bianca o di qualsiasi altro colore non importa, è comunque una bugia e sapete che a me piace chiamare le cose con il loro nome perché credo che aiuti a diffondere consapevolezza.

Quindi dicevo che tantissimi adulti mi hanno raccontato che è stata una grande delusione quando hanno scoperto che uno I loro genitori gli avevano mentito per anni e due che non solo gli hanno mentito per anni, ma poi anche proprio quando avevano cominciato a capire, hanno fatto la domanda diretta: ma Babbo Natale esiste o no? I loro genitori avevano continuato a mantenere la bugia probabilmente nella loro mente per non rovinare la magia. E no, naturalmente non dico questo per colpevolizzare I nostri genitori, come dico spesso I loro comportamenti erano figli dell'assenza, degli strumenti, della consapevolezza che invece oggi noi abbiamo a disposizione. Dico questo per dare oggi una prospettiva diversa a chi sceglie di non perpetuare questa bugia, perché troppo spesso ancora oggi leggo commenti volti a sminuire e a far sentire inadeguate le famiglie che vogliono dire la verità su Babbo Natale ai propri figli, magari semplicemente perché lo sentono più coerente con I propri valori. Ok, quindi con questa piccola premessa che era un pochino necessaria per farvi capire di che cosa sto parlando, se non avete ancora ascoltato gli altri episodi, ma se volete approfondire tutto quello che ho appena detto potete andare a cercare gli altri contenuti.

Vado avanti raccontandovi proprio l'esperienza di alcuni genitori della comunità. Per esempio Pamela, mamma di una bambina di sei anni e mezzo, deciso di dire la verità alla sua bambina spiegandole con delicatezza che I regali li comprano e incartano I genitori evitando però di usare la frase Babbo Natale non esiste perché temeva di essere troppo brusca. All'inizio la bambina mostrato un po' di tristezza, qualche lacrima, ma poi detto di apprezzare la sincerità della mamma e le comunicato la sua scelta di continuare a fare finta che Babbo Natale porti I regali. E questa testimonianza per me è stata bellissima perché ci ricorda che dire la verità non significa distruggere la magia, ma può trasformarla quella magia in un gioco condiviso, più autentico, più sereno, perché non comporta più mentire. E tra l'altro, forse lo saprete, questa è stata anche un po' la nostra esperienza, perché dire che Babbo Natale non esiste non significa dire che non possiamo fare finta che Babbo Natale non esista.

Quindi sapere che Babbo Natale è un personaggio fittizio non significa che non possiamo giocare a Babbo Natale. La magia è la stessa. Semplicemente un bambino la conoscenza della verità, l'altro bambino no. E a questo proposito vi ricordo anche che a sei anni l'età di questa bambina, è proprio il momento in cui di solito si acquisisce la capacità di distinguere la fantasia dalla realtà, cosa che prima I bambini non hanno possibilità di fare. Proprio a livello cerebrale non ne sono ancora capaci, il loro cervello non è ancora capace di astrarre ed è proprio per questo, anzi questo è uno dei motivi per cui io sconsiglio di presentare Babbo Natale come un personaggio reale, perché in molti bambini questo può creare grandi paure, a volte non esplicite, ma che possono manifestarsi in comportamenti scomodi e crisi che magari il genitore dice sembrano arrivare dal nulla.

E invece no, arrivano da quella paura che è stata generata da una fantasia che loro non sono in grado di processare e questo capita spessissimo. Se volete approfondire questo aspetto, tra l'altro ci sono tantissimi contenuti sulla tela, anche lezioni del percorso, altri podcast, eccetera eccetera. Ma non tutte le famiglie vivono questa scelta allo stesso modo. Eleonora, per esempio, mamma di Augusto di due anni e mezzo, raccontato il suo dilemma: da una parte desidera trasmettere verità e autenticità, dall'altra si trova a gestire il marito e la famiglia di origine che continuano a vivere la tradizione di Babbo Natale come un dato di fatto. Eleonora chiedeva come faccio a rispettare questo equilibrio senza mentire, ma anche senza creare conflitti o delusioni?

A questo proposito, Marianna condiviso secondo me una bellissima idea: far vestire da Babbo Natale le persone care come zii o nonni, mostrando però al bambino chi si cela sotto il costume. Così Babbo Natale diventa una figura che rappresenta lo spirito del Natale, un gioco di affetto e condivisione e non una menzogna. E in più Marianna pensa di coinvolgere anche il bambino nel ruolo di Babbo Natale per farlo sentire parte attiva di questa tradizione. E questo non significa dire al bambino che Babbo Natale non esiste, ma se il bambino a un certo punto chiede e fa la domanda ma Babbo Natale era il nonno, quindi Babbo Natale esiste? Ecco, a quel punto è importantissimo dire la verità, perché una domanda diretta significa che il bambino già capito, significa che è già pronto a sentire la risposta, quindi in quel momento è importantissimo secondo me non mentire, dire la verità, offrire la verità, è un regalo.

E in questo bellissimo scambio tra l'altro è intervenuta poi anche la nostra Miriam che suggerito tantissime proposte per vivere la magia del Natale indipendentemente dalla figura di Babbo Natale come personaggio reale. Quindi ecco non è che Babbo Natale non può esistere ma può esistere come personaggio fittizio. Per lei, per esempio, la magia si trova nel calore delle luci, nei profumi di casa, nelle piccole abitudini come preparare insieme I biscotti o decorare l'albero con addobbi fatti in casa. E anche Miriam raccontato che anche loro, nella loro famiglia, hanno deciso di

Speaker 1: presentare Babbo Natale come una storia inventata, un racconto che si può leggere,

Speaker 0: si può ascoltare in come una storia inventata, un racconto che si può leggere, si può ascoltare insieme per poi giocare a far finta che esista davvero, ma con la consapevolezza della verità. Così le sue bambine hanno potuto godersi la magia senza confondere fantasie e realtà e il genitore, in questo caso Miriam, può gettare le basi per una comprensione più consapevole in futuro. E in questo, tra l'altro, può essere molto utile la favola reale della nonna che parla che racconta proprio la vera storia dell'origine di Babbo Natale e questo, insieme al nostro libricino della serie Prime letture Il Natale è diverso per tutti può essere un bellissimo motore della conversazione. E poi, sempre nello stesso messaggio, Miriam condiviso delle idee di regali fatti a mano, di giochi, momenti di attesa che creano un'atmosfera speciale, come si vuole che sia il Natale, ma che non richiede necessariamente di raccontare una storia che non si sente autentica, che la famiglia non sente faccia parte dei propri valori, che rispecchi I propri valori. A questo proposito vi ricordo anche che sulla tela trovate un bellissimo gioco produttivo che noi amiamo moltissimo che è perfetto per vivere insieme la magia e l'attesa

Speaker 1: del Natale. Si chiama Tradizioni di Natale nel mondo e per chi

Speaker 0: tutta la tela questo tradizioni di Natale nel mondo e per chi tutta la tela questo contenuto per l'infanzia è incluso nell'abbonamento quindi andate, cercatelo, mettetelo nella vostra libreria e godetevelo. Se invece volete acquistarlo separatamente lo trovate nella sezione per l'infanzia. Tutto questo episodio, raccontarvi le esperienze di altri genitori per dire che le possibilità sono davvero tante, che è possibile seguire I propri valori, è possibile fare diversamente da come si è sempre voglia, se sentite dentro di voi che la strada più valida sia non presentare Babbo Natale come un personaggio reale, avete tante possibilità per farlo. Lanciatevi. Non importa se I vostri figli hanno un anno o otto anni e onestamente non penso che sia più facile a un'età o all'altra, perché il lavoro è comunque su noi genitori, quindi la facilità è direttamente proporzionale a quanto noi genitori sentiamo che sia facile.

Quindi prima forse il lavoro va fatto su di noi, anzi senza il forse, e poi così quando siamo sicuri, quando siamo convinti, quando siamo preparati, possiamo continuare quel lavoro con la nostra famiglia, con nostro figlio, con nostra figlia. Però sì, voglio ricordarvi che se vostro figlio è già più grande ci potrebbe essere quella delusione e che magari voi avete proprio paura di quella delusione inconsciamente ed è per questo che posticipate il raccontarlo e magari alla domanda papà, mamma, ma Babbo Natale esiste davvero? Continuate a perpetuare la bugia. In questo caso però vi ricordo che uno strumento potentissimo per avviare questa conversazione è una riparazione preventiva, quindi magari dire: Mi dispiace, in questa cosa non sono stato sincero con te. Sappi che in generale io cerco sempre di dirti la verità e puoi fidarti che io ti dico la verità, ma in quell'occasione ti ho detto una bugia e ho scelto di dirtela e mi dispiace.

Io penso che questa riparazione, sia che ti dispiaccia sia che non ti dispiaccia di aver detto la bugia, sia comunque importante perché ne va molto della fiducia nella relazione. E se invece magari avete capito col tempo che non volevate dire la bugia, ma l'avete fatto per il sì, è sempre fatto così, magari potete dire una frase del tipo quando ti ho detto la prima volta che Babbo Natale esisteva che veniva a casa nostra che ci portava I regali l'ho fatto perché è così che si fa sempre così che è stato fatto con me nella mia infanzia e non ho riflettuto Col tempo ho poi capito che preferisco dirti sempre la verità anche quando ti rende triste, anche quando io penso che potrebbe privarti di qualcosa, perché per me la verità è importante, quindi ho scelto di essere sincero. Insomma, la strada non è unica, non c'è un modo giusto o sbagliato, ma io credo che sia importante prendersi quella responsabilità e poi continuare nel viaggio insieme per trovare l'equilibrio tra verità e

Speaker 1: fantasia con attenzione ai

Speaker 0: bisogni emotivi di tutta la famiglia. Attenzione ai bisogni emotivi di tutta la famiglia. Dire la verità, lo ripeto un'ultima volta, l'ho detto in tantissimi altri episodi, non significa togliere la magia, ma piuttosto costruirne una nuova che sia più autentica secondo quelli che sono I vostri valori, che rifletta meglio I vostri valori. Se vi ritrovate in queste riflessioni, in queste ragnatele di pensieri, vi invito a osservare e accogliere le vostre emozioni e quelle dei vostri bambini e a costruire con loro una storia di Natale che sia fatta di magia ma anche di verità a modo vostro. Anche per oggi è tutto.

Vi do appuntamento al prossimo episodio di Educare con calma. Vi ricordo che se volete commentare potete farlo su tela punto com barra podcast cercando il numero dell'episodio o scrivendo il titolo nella barra di ricerca. Tra l'altro quando andate lì sulle note dell'episodio trovate anche tutti I contenuti relazionati di cui abbiamo parlato in questo episodio. Non mi rimane che augurarvi buona giornata, buona serata o buonanotte a seconda di dove siete nel mondo. Ciao ciao.