Questi erano per me anche anni di estremismo: sono convinta che per raggiungere l'equilibrio spesso si debba passare per l'estremo. Nonostante questo, oggi invito chiunque a non fermarsi nell'estremo, ma trovare il proprio equilibrio.
Nonostante io e Alex seguiamo la dieta paleolitica da anni e ne siamo portavoce con famigliari e amici, ci sentiamo ancora dire cose del tipo, “Il burro fa male” o “Non dovrei mangiare questi imbottiti, sarebbe più sano un piatto di spaghetti” (sigh).
Oggi ho quindi deciso di fare un piccolo ripasso sul perché nella paleo si evitano il più possibile i carboidrati artificiali e lavorati, e si compra (e mangia) naturale.
Ecco 11 cose che dovresti sapere sulla paleo (e un bonus :-)
- Paleo è solo un nome commerciale. Definisce uno stile alimentare naturale — ovvero scegliere cibi che si trovano in natura e si possono mangiare crudi. Non le schifezze artificiali e confezionate, ma nemmeno necessariamente organico (che non è accessibile a tutti).
- Perché no ai carboidrati industriali? Per tante ragioni, ma in primis perché contengono glutammato monosodico, che in poche parole li rende come una droga. Qui te lo spiego meglio.
- Il glutine infiamma. Se non vuoi dire addio alla pasta, almeno sceglila senza glutine, che causa causa gonfiore e infiammazione permanente all’intestino (attualizzazione 2020: non è vero, i precedenti studi sull'infiammazione da glutine sono stati confutati)
- Paleo non è una dieta (per dimagrire). È uno stile di vita, per essere più sani, sentirsi meno gonfi e meglio, combattere allergie e magari vivere più a lungo. Dimagrire spesso è solo una conseguenza. Qui puoi leggere perché io voglio essere paleo.
- No carboidrati, no energia? È in parte vero, ma i carboidrati non si trovano solo in pasta, pane e biscotti. Frutta e verdura sono piene di carboidrati buoni, quelli che dovrebbero essere alla base della famosa piramide alimentare.
- Integrale non è paleo. Nessuna farina bianca o integrale artificiale è paleo (di amaranto, avena, farro, frumento, grano saraceno, mais, riso, miglio, orzo, segale…). Con artificiale intendo prodotta dall'uomo. La farina di mandorle o quella di castagne, per esempio, sono paleo, perché fatte con ingredienti che si trovano naturalmente in natura (non prodotti dell'agricoltura).
- I grassi non fanno male. Il discorso sui grassi è molto complesso e ti invito a studiare la differenza tra grassi saturi e insaturi, ma i grassi in generale non sono nocivi (e non fanno ingrassare). Sarebbe ora di sfatare il mito.
- Puoi mangiare tanto. Se mangi i cibi giusti, puoi mangiare quanto vuoi! Davvero, fino a scoppiare (e senza prendere un grammo, tra l’altro ;-)!
- La frutta è paleo, ma è piena di zuccheri. Se vuoi perdere peso, mangiane di meno.
- Latticini, sì o no? Se l'uomo è l'unico essere vivente che beve latte dopo lo svezzamento, un motivo ci sarà. Noi non ce lo siamo tolti, ma ne consumiamo con moderazione, un cappuccino al giorno e formaggio occasionalmente. (aggiornamento 2020: ora non beviamo più latte vaccino, ma ci dedichiamo ancora il formaggio ogni tanto)
- Gli estremi non sono per tutti. Se è il tuo caso, puoi fare come noi: non compriamo cibi "proibiti" (zero tentazioni in casa), ma mangiamo cosa vogliamo quando usciamo con amici. Molto più facile e pratico.
Magari ti interessa anche: L’ABC della dieta Paleo — Guida per principianti
Ti è piaciuto? Dimmelo in un commento :-)
Carlotta lo spiega meglio in questo episodio del podcast.
Un abbraccio 💜
Rosalba
Team La Tela
Perché io grano non lo trovi in natura? Il mais e il riso? Non è certo per questo che le prime non sono paleo e le seconde si.
Un po' di cultura prima di scrivere cavolate!
Ecco come avresti potuto formulare il tuo pensiero: "Non sono d'accordo sul messaggio riguardo alle farine, anche il grano, il mais e il riso si trovano in natura".
A questo messaggio cordiale avrei risposto: "Hai ragione, non l'ho espresso bene. Intendo in natura *naturalmente*, non come prodotto dell'agricoltura (che nella paleo generalmente si evita). Il mais, il riso e il grano sono, appunto, prodotti agricoli".
Detto questo, grazie per lo spunto (ma non per la scortesia), ho modificato il testo affinché sia più chiaro. La prossima volta prova a essere più cortese, ti aiuterà molto nella vita. :-)
Ora, ok Legumi e formaggio talvolta li usate, ma dovrebbe essere in maniera saltuaria, quindi la dieta da tutti i giorni in cosa consiste? Non riesco proprio ad immaginarmi un menù vario per più di un paio di giorni..
Grazie
Colazione: uova + spinaci o pomodori o bacon
Pranzo: Verdure + carne/pesce
Snack: frutta
Cena: Zuppa o Verdure + carne/pesce
Le insalate molto variate e molto ricche :-)
sono rimasta incuriosita da questa tua dieta ed ho iniziato ad informarmi un pò per farmi un'idea.
All'inizio, quando ho letto paleolitica, ho subito pensato a qualche nuova dieta stramboide sdoganata dall'America, magari di gente fissata che si nutre solo di carne rossa cruda o giù di li.
Invece ho scoperto essere molto di più ed trovato anche un'affinità con la altrettanto famosa dieta dei gruppi sanguigni che qui in Italia è principalmente portata avanti dal dott. Mozzi, che dice sostanzialmente le stesse cose.
Leggendo un pò in giro, sono venuta a conoscenza della cosiddetta "rivoluzione verde". In breve, dopo la seconda guerra mondiale quasi tutte le popolazioni della terra erano stremate dallo sforzo bellico, si cercava un modo per ricominciare, magari cercando di abbattere il più possibile quelle differenze o meglio, quegli squilibri, che il nuovo senso morale non rendeva più tollerabili. Allora le più importanti università del mondo iniziarono a fare ricerca per creare nuovi "supersemi" che avrebbero reso le coltivazioni di cereali molto più produttive e molto meno dipendenti dalle condizioni atmosferiche.
Questo ci ha portato ad oggi, dove possiamo dire che almeno in parte il problema della fame da qualche parte è risolto, ma l'altra faccia della medaglia è stato un aumento spropositato dell'inquinamento, del consumo di acqua, di prodotti fitosanitari, etc.
Non riuscivo a capire questa esplosione di intolleranti al glutine ed ho scoperto che nei primi del 900 il glutine contenuto in media nel grano era del 7%, oggi viaggiamo sul 20% (l'industria lo richiede così), quindi a lungo andare secondo me, andremo tutti a finire così. Ed ecco spiegato perchè, alcuni intolleranti, con i cosiddetti "grani antichi" non hanno nessun tipo di problema.
Infine ti dico, che dopo anni di vegetarianesimo, purtroppo il mio colesterolo è esploso, probabilmente a causa della mia dieta completamente sbilanciata a favore di cereali e latticini, e che, se anche da pochi giorni, sto provando a seguire la tua dieta (devo assolutamente capirne di più!!!) i risultati un pò, già si vedono. Poi fra un mesetto mi sono ripromessa di fare le analisi, così... come se fosse un esperimento... vedremo.
Però qualche dubbio me lo devi togliere:
1- Il burro si. Ma non è un latticino?
2- Zucchero di canna si o no?
3- Legumi secchi si o no?
Aspetto una tua risposta.
Grazie
1. Il burro è un latticino, certo, ma è quasi esclusivamente grasso, e ha livelli bassissimi di proteine e carboidrati che rendono altri latticini potenzialmente problematici per gli intolleranti. Inoltre, i latticini sono un'area "grigia" della paleo, perché ci sono due scuole di pensiero: alcuni mangiano i latticini, altri li eliminano completamente. Noi li mangiamo in moderazione.
2. Zucchero di canna o meno è un carboidrato artificiale, quindi noi preferiamo evitarlo. Sostituiamo ogni forma di dolcificante con il miele (anche nel caffè :-)
3. I legumi normalmente si evitano in una dieta paleo, ma noi che non siamo molto per gli estremi e in più li digeriamo bene, li mangiamo di tanto in tanto. Per esempio, in inverno una bella zuppa di lenticchie calda non c'è la leva nessuno, e uno dei nostri snack preferiti in estate è carote crude con hummus! :-)
Come faccio a sostituire lo zucchero col miele nelle ricette? La proporzione è 1:1? Hanno lo stesso potere dolcificante? Mi sembra che il miele sia meno dolce.
Grazie
Non diamo la colpa al nostro magnifico grano, diamo la colpa piuttosto alle farine raffinate, farine 00, farine bianchissime. La nostra dieta é invidiata da tutto il mondo ed é anche merito della nostra pasta ed il nostro pane.
Levando le farine raffinate esiste un mondo magnifico fatto di grani antichi, non modificati, con pochissimo glutine già di natura, un mondo fatto di chi coltiva con passione, biologico, biodinamico........in Abruzzo, Puglia, Sicilia, Toscana.....
Dobbiamo solo essere orgogliosi di ciò che abbiamo e non fare confusione, il grano integrale é ricco di carboidrati ma anche proteine e povero di glutine e sono sicura che la nostra Maria Montessori di pasta ne mangiava eccome.
Voglio solo dire che quando si da la colpa al glutine é giusto sottolineare che si tratta solo di farine raffinate e quindi di conseguenza ricchissime di glutine, avendo tolto la parte buona. Si dovrebbero dare le informazioni corrette, la Paleo é nata in America ma dubito che lí oltre alle farine bianchissime conoscano i grani integrali antichi di Saragolla, Timilia, Senatore Cappelli e la lista potrebbe continuare.
Si ai grani antichi integrali e no alle farine raffinate!!
Lo scoglio più duro da superare è proprio abbattere questo muro di radicate convinzioni,sui cereali che fanno bene (integrali pure meglio),sullo zucchero che ossigena il cervello,sui grassi killer. Io ho deciso di provare.Per essere libera.Libera dalla schiavitù delle calorie,del tapis roulant,della bilancia che segna un numero che non corrisponde mai a come mi vedo io allo specchio. Forse la via è questa. E forse,proprio come dici tu, anche il 95% è un ottimo risultato. Io,come te,voglio provarci. Grazie per la tua testimonianza e per i tuoi post che spiegano in breve e molto bene ciò che di fondamentale c'è da sapere. Sono felice di averti trovata e curiosa di leggerti ancora.
Ma tu sei sull'ottima strada, una volta che si inizia il percorso di "presa di coscienza" non si può più tornare indietro. L'importante è essere consapevoli di quello che ci fa bene e quello che ci fa male… e se ogni tanto scegliamo ciò che ci fa male, vada per lo sgarro!
In bocca al lupo!
Cosa è cambiato nella tua vita e salute oltre al piatto?
Grazie
È un tema molto più ampio, ma in breve posso dirti che le differenze sostanziali che ho notato su di me sono: un notevole miglioramento (quasi scomparsa) delle varie allergie (polline, polvere) quando seguo la dieta in maniera rigorosa—ed lo noto sempre e soprattutto quando passo per periodi (come questo della gravidanza) in cui non sono molto rigorosa; non mi sento più gonfia e ho meno fame (gonfiore e senso di non sazietà sono effetti tipici del mangiare carboidrati); in generale, mi sento molto più energetica, non mi sento di collassare sul divano dopo pranzo come mi accadeva spesso dopo un piatto di pasta. Oh, e ovviamente, a livello estetico, quando mangio paleo la cellulite scompare e il mio corpo con l'esercizio è molto più fibroso e definito.
In generale, questi sono "effetti secondari" del mangiare sano (paleo) che ho potuto riscontrare anche in altri amici che seguono la stessa dieta (senza nemmeno iniziare a parlare di casi estremi, come quelli di amici con malattie serie, come la sclerosi multipla, che hanno potuto recuperare una vita normale passando ad una dieta senza carboidrati e latticini).
Come ti ho detto, il discorso è molto più ampio e dettagliato di così, ma spero di averti risposto un minimo. Stai pensando alla dieta paleo per te?
Senza glutammato aggiunto, la spiga e' più vicina alla farina di quanto lo sia la mucca alla bistecca..
E per gli articoli che mi hai linciato, dice esplicitamente che c'e' ancora un sacco di ricerca da fare nel campo. Ed io nel campo ci lavoro. Sono quella che si chiama data-scientist. E devo ancora trovare uno studio che dichiara che il glutine faccia universalmente male e che sia disposto a condividere i dati...
(mentre si trovano senza problemi dati di persone a cui il glutine non fa ne' caldo ne' freddo)
Se hai altre domande sono felice di rispondere. So bene cosa pensi, perché da italiana che ha mangiato pane e pasta ogni giorno per 22 anni, sono passata attraverso gli stessi processi mentali qualche anno fa. Ma la ricerca c'è ed è forte di oltre 10 anni e sempre più attendibile, e sicuramente è solo questione di pochi anni prima che arrivi in Italia (in Europa, specialmente al nord, ha già preso piede e sono sempre più i ristoranti paleo!).
Insomma, c'è molto di più da dire e tutto ciò che ho scritto è molto generico e superficiale (non in dettaglio), ma spero di averti tolto qualche dubbio e di leggerti ancora tra queste pagine.
Buon fine settimana! 🌸
O altirmenti, dove posso trovare delle fonti che mi confermino che il glutine fa male?
Seconda domanda. Noi in Italia compriamo il grano (prorpio il grano. Che si, e' coltivato, ma anche la frutta lo e'), lo facciamo macinare al mulino, ci facciamo il pane con la pasta madre.. cosa c'e' di non naturale in tutto questo? E' una domanda sincera, data dall'ignoranza. Cosa vuol dire che l'avena, il grano, non si trovano in natura? Cosa rende diversa una spiga da un baccello di ceci?
Purtroppo in Italia non c'è ancora sufficiente informazione. Posso però darti molte fonti in inglese, se lo capisci(?). La ricerca degli ultimi 10 anni mostra che tutti siamo intolleranti al glutine (se ci pensi, ha senso: è stato introdotto nella dieta umana solo con l'avvento dell'agricoltura circa 10.000 anni fa, che non è nulla nella storia dell'uomo!). Il glutine crea un'infiammazione permanente dell'intestino, solo che alcuni lo mostrano di più (i celiaci sono solo il caso estremo) e altri di meno.
Ed è sulla base di queste ricerche, tra l'altro, che l'anno scorso la Svezia, prima in Europa, ha cambiato le linee guida alimentari dell'intero Paese (e molti seguiranno). Ne parlo qui se vuoi darci un'occhiata!
Se leggi l'inglese, ti consiglio questo articolo sul glutine che è una fonte attendibile e secondo me più accessibile di tanti altri che usano paroloni tecnici (ma se vuoi quelli, te ne invio quanti ne vuoi ;-)
Ti traduco un pezzo che in parte risponde alla tua domanda (e parla proprio del grano, tra l’altro, che è fatto 80% di glutine): “A differenza di quanti molti pensino, non solo i celiaci dovrebbero evitare il grano. Il celiaco reagisce al grano solo in maniera più forte del non celiaco, ma la maggior parte delle persone reagisce al grano e al glutine in un modo o nell’altro, ma mai positivamente [parla, per esempio, di allergie varie che spesso non vengono relazionate al glutine, ma lo sono]. […] Il glutine causa infiammazione dell’intestino nell’80% della popolazione e il 30% sviluppa anticorpi contro le proteine del glutine nell’intestino. Inoltre, il 99% della popolazione è potenzialmente geneticamente predisposta a sviluppare anticorpi contro il glutine”.
Capisco la confusione, ero confusa anche io all'inizio. La differenza è la lavorazione. Una mela la prendi dall'albero e te la mangi cruda. Il grano no. Durante la lavorazione di prodotti come il grano (o come tutto ciò che è prodotto in fabbrica e non in natura), i produttori (quasi senza eccezione) aggiungono un amminoacido chiamato glutammato monosodico, che negli ingredienti è mascherato con vari nomi (aromi naturali, estratto di lievito, proteina della soia, acido citrico, aromi artificiali, gelatina, lievito aggiunto…). Ne parlo meglio qui, se ti va di leggere.
Sotto, ti rispondo alla domanda sulla carne :-)